La grotta “Landre Scur” (in italiano “grotta scura, buia”) si apre in Val de Crode, sul versante settentrionale del massiccio del Monte Ressetùm, a 1113 metri di quota.
Assieme al Fontanin del Frate rappresentano le due cavità più significative del carsismo ipogeo del massiccio dei monti Frate e Ressetùm.
Il Landre Scur si sviluppa all’interno di calcari giurassici appartenenti alla formazione geologica denominata “Calcare del Vajont”.
La grotta si caratterizza per l’imponenza del suo imbocco: 20 metri di larghezza per altrettanti di altezza. L’apertura si restringe progressivamente verso l’interno fino ad un passaggio non sempre percorribile per la presenza di acqua. Nei periodi asciutti è possibile accedere alla prima sala nel fondo della quale è presente uno stretto passaggio. Più all’interno la grotta si sviluppa attraverso una complessa rete di lunghe gallerie, cunicoli, meandri e sale; pochissimi sono i pozzi e i camini. La cavità ha un andamento prevalentemente orizzontale e uno sviluppo di circa 4,3 km. Le concrezioni non sono molto diffuse. Sono invece presenti depositi di riempimento costituiti da limi, sabbie e ghiaie che testimoniano la circolazione di acqua nei periodi pioggia o di scioglimento delle nevi. All’interno sono presenti anche massi e detriti legati a crolli.
Per quanto l’ingresso di questa grotta sia esterno al perimetro del Geosito “Carsismo del Monte Resettum” (situato nella parte sommitale del versante settentrionale di questo rilievo), è molto probabile che il Landre Scur sia connesso a cavità che si sviluppano all’interno del geosito.
Traccianti atossici rilasciati nella cavità “le Vasche” situata a monte del rifugio Pradut (anch’essa esterna, ma prossima all’area del geosito) sono stati rinvenuti all’interno del Landre Scur.