Le Laste di San Daniele costituiscono una delle attrattive principali per il visitatore che da Erto sale al gruppo del Monte Borgà. Situati sul crinale tra il Monte Piave ed il Monte Sterpezza, si presentano all’escursionista come grandi “pagine” di roccia accatastate le une sulle altre e caratterizzate da una innaturale e intrigante geometria che le fa assomigliare a veri e propri volumi pietrificati. La posizione degli strati/pagine – a volte appoggiati gli uni sugli altri a volte di fianco – rende l’idea di libri aperti e fornisce interessanti informazioni sulla loro natura ed origine.
Le rocce che li costituiscono sono dei calcari nodulari (in facies di Rosso Ammonitico) formatesi nel periodo Giurassico. Hanno in generale una giacitura orizzontale e hanno subito una forte erosione soprattutto per quanto riguarda i livelli di argilla rossastra posti tra i più resistenti strati di calcare.
Le differenti caratteristiche meccaniche delle due litologie hanno determinato l’asportazione delle parti più alterabili e il conseguente isolamento delle lastre di calcare nodulare rosato.
Nel passato le stesse lastre litiche sono state tradotte a valle e utilizzate per realizzare le coperture delle case di Casso.